30/10/16

Opportunità universitarie


Sempre più si richiede velocità nel mondo del business, lo impongono le esperienze di tanti settori che creano benchmark di riferimento. Sempre di più nelle nostre aziende si cerca di voler assomigliare alle aziende di ultima generazione, quelle smart che sono nate con infrastrutture tecnologiche dove la scalabilità, per esempio, dipende solo dalla possibilità di pagare un canone diverso ad Amazon Services (basta vedere quanto stanno aumentando i ricavi per questi servizi ...).
Essere veloci significa poter aggredire nuove opportunità, per capire dove queste si creano bisogna saper leggere i trend e poi ovviamente attrezzarsi il più velocemente possibile con le proprie infrastrutture.
Mi ha ovviamente colpito la mossa del governo che cerca di attrarre ricchi in giro per il mondo offrendo un'unica "ridicola" tassa a chi stabilisce la propria residenza continuativa per 9 anni da noi.
Mi sembra un provvedimento che vada nella direzione di attrarre capitali, ma non so quali effetti sistemici possa avere.

Mi permetto di suggerire di guardare anche a un effetto Brexit davvero interessante di cui sto cominciando a leggere e sentire che può aprire opportunità super interessanti per il nostro paese con effetti sistemici molto interessanti.
Mi riferisco a quanto sta succedendo alle università inglesi che si trovano letteralmente travolte dagli effetti della Brexit.
In questo articolo sul Guardian c'è il grido di dolore di chi ritiene cruciale per il proprio paese il ruolo degli studenti stranieri.
L'altro giorno conversando con un nuovo brillante tutor su Fluentify ho raccolto l'identico sfogo dell'articolo: le università inglesi stanno perdendo soldi a rotta di collo per via della Brexit e tutta l'economia che vi ruota attorno, direttamente o indirettamente, sta bruciando posti di lavoro e il vero dramma è che i politici inglesi non hanno un piano B.

Mi piacerebbe che governo e università stessero lavorando per un piano di attacco per questa incredibile opportunità. Sembra cosi utopistico pensare che le nostre "sgangherate" università possano attrezzarsi con un'offerta che possa diventare very attractive per i tanti studenti stranieri in cerca di alternative alla cara Inghilterra?
Sarebbe un volano eccezionale per la nostra economia, che ci permetterebbe anche di alzare gli standard di qualità delle nostre università.
Dopo aver dato un titolo a tutti (proprio l'altro giorno al Cross-channel forum di Adobe chart emblematica di Remo Lucchi sull'evoluzione della percentuale di persone in possesso di una laurea, ma che non certifica l'acquisita cultura... ) ora abbiamo anche la scusa per farlo diventare un titolo di qualità: dobbiamo attrarre studenti stranieri che pagano per acquisire qualcosa di valore.

Spero fortemente che qualcuno stia VELOCEMENTE attrezzando un piano.
Purtroppo so già che è pura utopia, ma essere folli a volte...
Lavorare a una opportunità del genere dovrebbe essere elettrizzante per tanti!

Anche perchè cominciano a essere troppi quelli che sento che mandano i figli a studiare all'estero, sono tutti soldi che spendiamo in altri paesi per formare persone che rimarranno all'estero, assurdo!
Il nostro paese diventa sempre più povero, SVEGLIAMOCI!




Nessun commento: