19/06/13

Esami di maturità


Ricordate la mia lezione di Statistica a quell'avvocato che doveva sostenere un esame alla Spisa, la scuola di specializzazione della Pubblica Amministrazione? Ha preso 30!

In questi giorni una sostituzione al lavoro in un ruolo abbastanza delicato viene effettuata con una mia collaboratrice e pare se la stia cavando benissimo!

Li reputo 2 miei parziali successi, le 2 persone in questione sono sicuramente brave e determinate, ma un pizzico di me è nei loro risultati. Si tratta di soddisfazioni che non saranno riconosciute negli album, che non saranno ratificate ufficialmente da nessuno, ma si tratta di quelle soddisfazioni invisibili che animano i nostri lavori.
Nella società di oggi dove tutto l'ego è portato all'estremo è sparito o c'è ancora quel sano spirito di collaborazione che si instaura tra le presone? La crisi del mercato del lavoro ha reso i lavoratori più egoisti? Esiste ancora il riconoscimento delle persone che fanno da chioccia, c'è spazio per i mentor?
Me lo chiedo riflettendo su quel che osservo, su quel che leggo o su quel che ascolto.

Oggi è giorno di esami di maturità, ma tanti dovrebbero farsene uno, di tipo personale.
Le domande che mi piacerebbe tanto fare a tanti sono:

Tu cosa stai dando agli altri? Tu nel tuo ruolo cosa fai per valorizzare il lavoro di chi ti sta accanto? Quanto tempo dedichi all'apprendimento personale? Quanto invece all'insegnamento? Hai mai pensato cosa potresti fare per far spazio a un altro? Sei sicuro di non poter rinunciare a qualcosa per far spazio a uno che merita più di te? Hai percorso tutte le strade possibili per trovare un ruolo a te più congeniale? Secondo te nel lavoro è meglio far tutto da soli o far parte di una squadra? Cosa fai realmente per creare una squadra vincente? Gli obiettivi che ti dai sono sempre e solo personali o riesci a dare e darti obiettivi di gruppo?

Potrei continuare con altre mille domande, tutte scomode, tutte non di facile risposta.
Molte di queste hanno, a mio avviso, un fattore comune "La velocità di un gruppo è data dalla velocità del più lento". Inutile lamentarsi se non abbiamo mai voluto allenare o preoccuparci di allenare il più lento.

Allenare credo sia uno dei mestieri più affascinanti. Ogni tanto bisogna fermarsi e capire dove, chi e con quali mezzi si vuole allenare.
Buon allenamento e in bocca al lupo a chi oggi dà il primo di una lunga serie di esami!

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