26/04/13

Competitivo o non competitivo

Un giorno ho dichiarato in ufficio "... Perche' io sono un competitivo e non voglio mai perdere". Subito hanno commentato "ma va? Non l'avevamo mica capito...".
Mi chiedo spesso cosa comporti sentirsi o non sentirsi competitivo.
Me lo chiedo spesso e sempre più in relazione con gli altri. Una volta mi interessava solo di me stesso, ero competitivo solo per me stesso. Con il passar del tempo mi interessa sempre di più trasmettere questo senso negli altri. Lo vorrei nei miei colleghi, nelle persone accanto a me, nel mio paese.
Per me significa soprattutto non sprecare le occasioni, in base al tempo che abbiamo a disposizione, significa cercare di fare le cose al meglio e non un tanto al chilo, significa essere oltre che competitivo anche un po' perfezionista.
Se vedo per esempio un arbitro bravo che non corre gli ricordo che e' in gara con tanti che bravi come lui corrono, se parlo con uno studente gli ricordo che perdere tempo a non studiare non lo avvantaggerà', se ... Etc... Etc... Mille esempi con cui descrivere questi concetti.
Certo molti detrattori della competitivita' obietteranno che si vive molto meglio senza tutti questi obiettivi e forse e' vero che chi non ce l'ha nel sangue non può' nemmeno capire.
Purtroppo io mi sono arreso, sono competitivo e non mi basta mai, quando raggiungo un obiettivo mi sento già triste, perche' non ho ancora individuato il prossimo.
Prendere o lasciare, finché' avrò' energie vorrei continuare cosi.

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