27/02/13

Abbasso i titoli populisti

Ogni giorno provo a leggere qualche giornale anche se ultimamente si fa sempre più fatica.
Ogni tanto, x rilassarmi, mi leggo qualche giornale sportivo. Oggi su Stadio una bella intervista alla marciatrice Salvador che oggi vive in Svezia e parla di modelli dello sport da imitare.
Quanto abbiamo da imparare anche solo sulla cultura degli impianti da utilizzare in modo diverso, siamo sicuramente rimasti legati a rigidi modelli ispirati forse al classico "si e' sempre fatto così".
Speriamo cambi qualcosa anche con il nuovo presidente del Coni, lo sport può fare tanto anche per un paese.
Ciò di cui sicuramente il paese non ha bisogno sono i titoli vergognosi gridati come quello di oggi: "Napoli-Juve a Rizzoli (l'arbitro) No!".
Solo in Italia questa vergognosa cultura del sospetto tesa sempre a confezionare il complotto.
All'arbitro, soprattutto se internazionale, non frega proprio nulla di chi vince, gli frega solo di fare il meglio possibile. Si pianti di creare alibi ad arte per gli sconfitti, in questo paese nessuno perde mai per propri errori, per proprie mancanze, e' sempre colpa di qualcuno.

La deresponsabilizzazione in atto da anni ci ha portato alla deriva, tanto che qualcuno riesce perfino ad affermare che siccome tutti rubano (o si dopano) e' giusto rubare (o doparsi).
La cultura della vittoria falsa, ad ogni costo, e' stata costruita anche con questi titoli populisti e francamente poco intelligenti.
Stadio vergognati, anche per voler così condizionare le scelte di chi deve decidere, comportatevi in modo più responsabile, contribuite ad educare il paese e non a destabilizzarlo.
Capisco che il legame sport-politica sia azzardato, ma visto che tanto lo sport e il calcio lo seguono tutti, partiamo anche da li.

Nessun commento: