04/10/12

La tecnologia porta disoccupazione? Retargeting!


Oggi è San Petronio e a Bologna tutti a casa, tranne certi negozi che fanno orario festivo. Hanno ancora senso, in un mondo tutto globalizzato dove c'è chi vorrebbe aumentare la produttività, le feste del patrono, ovvero le feste del singolo Comune? In un mondo dove in tanti settori la domenica è un giorno come un altro e dove tanti servizi sono collegati a tante altre persone/aziende di altri comuni questa festa rischia di rappresentare più un intralcio che altro, tanto in molti dovranno arrangiarsi con operazioni di equilibrismo. Meglio sarebbe avere una festa del patrono tutti assieme, magari sostituiamola con la festa dell'orgoglio europeo, anche questo servirebbe a rendere tutti più consapevoli che ormai è anacronistico ragionare per Comune, dobbiamo ragionare come europei.
Avendo quindi un po' di tempo a disposizione mi sono letto questo interessante post del brillante blogger Dream
La tecnologia porta disoccupazione? che vi suggerisco di leggere.
All'interno dell'articolo l'economista Kenneth Rogoff dell'Università di Rogoff per esprimere i suoi concetti parla dell'evoluzione del modo di pensare di alcuni scacchisti. 
Letto l'articolo mi è venuto quindi spontaneo fare un salto su chess.com per una partita al volo. Ci gioco da poco tempo perchè prima andavo su scacchisti.it, ma ultimamente il sito ha avuto un po' di problemi per cui ne avevo cercato un altro e chess.com mi è parso subito estremamente accattivante con le tante possibilità di lezioni.
Finita la partita mi è apparsa la schermata di cui sopra, ovvero il prodotto che ho inserito l'altro giorno nella mia wish-list di Amazon quando insieme a un collega cercavamo una webcam più performante per i nostri hangout.
Ecco qua un fantastico esempio di re-marketing o re-targeting che alcuni siti utilizzano in modo "fantastico": vedi un prodotto su un sito, lo aggiungi al carrello o alla wish list, ma non chiudi il carrello, vai su un sito completamente diverso e ZAC ti ricompare magicamente quel prodotto. La probabilità di comprarlo aumenta ulteriormente.

In poche righe di questo post abbiamo citato tanti esempi di quel che accade in rete e che molti imprenditori non hanno ancora compreso: le persone vanno in rete e non leggono fonti tradizionali come i giornali di cui non si fidano più (e in cui lavorano anche persone ignoranti, vedi l'ennesimo errore del Carlino nella didascalia della foto dell'altro giorno in cui si all'estiva un nuovo bar... all apostrofo estiva???), ma scelgono blogger di valore, sono estremamente esigenti e non tollerano cadute di performance troppo lunghe (il sito scacchisti mi ha perfino mandato una mail sui disagi, ma l'ha fatto troppo tardi, non è stato tempestivo), altri siti si fanno trovare pronti con offerte precise, puntuali, martellanti che fanno la differenza.
Se avete un sito internet non stimatevi per la bella copertina luccicante, guardate i dati e miglioratelo ogni giorno con tutto quel che on line si può fare. La tecnologia cambia alla velocità della luce e farsi spazzare via è un attimo. Se anche tu sei un lavoratore prova a ripensare come e dove puoi rispenderti, perchè qualcuno da qualche parte sta già pensando come fare a farti fuori.



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