03/03/13

Investimenti di lungo periodo

Stamattina il Resto del Carlino cerca di approfondire i perché della sconfitta elettorale del Pd nella roccaforte bolognese (anche a Bologna ha perso 10 punti passando dal 50 al 40) e cita il fallimento dell'iniziativa web del sito www.circoloonline.it.
Ci si chiede come mai sia così poco frequentato, si fa il confronto tra i forum aperti all'indomani delle elezioni e il numero di persone coinvolte, facendo un paragone con il sito di Grillo.
Direi che il paragone e' abbastanza irriverente, ma mi porta a una naturale riflessione sul tema degli investimenti.
Questo e' uno dei tanti esempi come manchi clamorosamente la cultura dell'investimento in questo paese. Lavoro sul web dal 1999 eppure leggo e vedo i soliti errori.
Si pensa che basti aprire un sito affinché le persone accorrano in massa, SCORDATEVELO!
Un sito internet non e' diverso da una qualsiasi attività economica, senza energie, tempo, risorse, INVESTIMENTI non si va da nessuna parte, senza un coinvolgimento che viene dall'alto, senza un crederci in modo convinto si ottiene poco o nulla.
E come in ogni investimento esistono delle barriere all'entrata costruite da chi ha investito prima di noi e che ha saputo posizionarsi meglio e continua costantemente a innovare.
Il blog di Grillo all'inizio era per esempio molto meno ricco di quello di oggi (qualche amica si ricorda bene i miei inviti a leggerlo quando nessuno sapeva della sua esistenza), il suo successo sta nell'aver saputo continuare ad evolversi intercettando i nuovi mezzi di coinvolgimento.
Troppo impietoso sarebbe parlare del sito considerato dal Carlino.
Stiamo parlando di comunicazione, un settore in pieno e costante stravolgimento, dettato anche da tutti i device che sono stati introdotti, ma ripeto, vale x tanti settori dell'economia.
La mia preoccupazione nasce proprio dalla consapevolezza che vedo un paese senza investimenti, perché tutti credono che basterà fare poco o nulla nel momento in cui forse l'economia si riprenderà un po' e invece non sarà così perché non siamo più nelle condizioni di 30 anni fa, siamo in un mondo più affollato di competitor, più competitivo, per cui cì vuole ancora più preparazione, da parte delle imprese e di conseguenza delle persone che le rappresentano.
Ci vuole tanto investimento anche per piccoli progetti, bisogna coltivarli con passione, energia e fiuto (determinato dalla capacita di ascolto dei clienti e del mercato).
Altrimenti raccoglieremo solo fallimenti, come quelli di chi doveva vincere a mani basse e si e' ritrovato un pugno di mosche.
Investiamo tutti di più, o andremo sempre più giù.
Io ci provo ogni giorno affidandomi ai numeri che sono più impietosi delle sensazioni, spero di non sbagliarmi e cercando in ogni momento di investire per raccogliere forse domani.
E anche se quel raccolto sembra sempre più spostarsi in avanti non mi abbatto, per me rimane fondamentale investire.

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