08/01/13

Umori alterni

In questi giorni non incontro mezze misure, ovvero incontro o persone molto fiduciose o persone molte pessimiste.
A tutti faccio la stessa domanda: "Da cosa dipende il tuo atteggiamento?"
La risposta è sempre la stessa: "Dalla mia aspettativa verso il futuro".

Poi a seconda delle versioni precedenti raccolgo pareri positivi o negativi sul futuro, dove spesso coincide con quello professionale.
Mai come in questo momento trovo davvero orientamenti cosi diversi, c'è chi vede tante opportunità, chi ne vede di nerissime, chi non riesce a tornare dall'estero in Italia chi non vede l'ora di fuggire, chi vede nell'esperienza e nell'età il proprio tallone d'achille, chi un grande punto di forza.
Sempre di più:
- il mondo si divide tra chi lavora moltissimo e chi non lavora,
- chi non ha un lavoro odia chi ce l'ha

- chi ha un lavoro e lavora tantissimo non può lamentarsi del troppo lavoro perchè è fortunato ad avere un lavoro
- chi non ha un lavoro si lamenta spesso del lavoro degli altri e se può fare una lamentela non chiede il rimedio o porge un consiglio, ma chiede che il "colpevole" venga licenziato.

Nascono spesso discussioni e alla fine:
- quasi tutti parlano di politica
- quasi nessuno è documentato
- qualche pensionato con pensione ottenuta con il vecchio sistema dell'ultimo stipendio prova gusto nel dire "ah ma voi non ci arriverete mai alla pensione..."

Insomma c'è un po' di tutto in questo post di questa Italia che fa una gran fatica, ma non perde la speranza.
Io, tornando all'inizio del post, sono tra quelli che ogni mattina si sveglia e va al lavoro speranzoso di cambiare il mondo... ogni giorno può essere quello buono!
Ogni giorno un passo alla volta, ieri ho convinto il mio capo a installarsi l'app di google analytics per avere anche lui il sito sotto controllo dopo aver sviluppato e spiegato 4 indicatori sintetici, oggi altri forse a usare google plus come strumento di comunicazione interno, secondo voi io da che parte posso stare?

Ottimisti sempre e per forza!





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