12/11/12

Bologna, figuraccia della città


In passato ho letto di una città di Bologna che ha perso attrattiva per l'organizzazione di fiere.
Avere una città con un bel polo fieristico è segno di vivacità, perchè porta tante persone nuove che magari possono apprezzare anche gli altri aspetti della città. Lungi da me quindi essere negativo verso gli eventi fieristici.
Lavorando in fiera non posso non notare però alcuni aspetti che oggi sono letteralmente esplosi.
Se la fiera è internazionale e viene organizzata con attrezzature ingombranti il polo fieristico è assolutamente inadeguato. Il casello dell'autostrada è perfetto, ma la circolazione costruita è assolutamente inadeguata per i grandi tir che in pochi attimi occupano la sede stradale fatta di rotonde e piccoli budelli inadeguati per disciplinare il traffico verso l'ingresso dei padiglioni.
Sia il giorno in cui viene attrezzata la fiera, sia il giorno in cui viene smobilitata la zona fieristica è off limits e i pochi vigili che ci sono non sono presenti nei momenti topici (l'arrivo dei tir).
Oggi ho visto autisti in preda alla tensione passare sopra alle rotonde e prendere ogni tipo di senso unico al contrario.
Per tutta la mattina l'uscita fiera autostradale è stata impraticabile con lunghe code, sciolte solo nel pomeriggio.
Brutto dirlo, ma in tanti ringraziano già che questa fiera internazionale delle macchine agricole il prossimo anno sia da un'altra parte.

Davvero da terzo mondo invece vedere ancora le scene dei parcheggiatori abusivi ( a 50 metri dai vigili) e delle prostitute che stazionano invece quotidianamente.
Se l'indicatore di Bologna trae spunto dallo stato di efficienza del quartiere e della gestione logistica della fiera non c'è che dire: "siamo messi male!"



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