14/10/12

Attenzione verso il cliente

La cultura del cliente è cresciuta moltissimo negli ultimi anni grazie anche alla crescita dell'offerta dove la qualità a parità di condizioni fa sempre più la differenza.
Si studia tanto di marketing, a tutti i livelli, ma si razzola malissimo.

Il cliente boccia o promuove un luogo, un'esperienza, un prodotto soprattutto per i dettagli che ruotano attorno a quello. Puoi avere il miglior prodotto del mondo, ma se lo vendi attraverso venditori inesperti non sarà mai valorizzato, puoi essere il miglior attore del mondo, ma se lavori in un teatro fatiscente nessuno verrà a vederti.

Ieri sera sono rimasto allibito da alcuni dettagli di un teatro bolognese.Qualche giorno prima un noto comico bolognese invitato a una festa di paese dove erano presenti poche persone aveva commentato "Ormai la gente a queste feste non viene più, quei pochi soldi che ha li spende per una bella esperienza al cinema o per uno spettacolo teatrale".A teatro quindi le persone vanno ancora, soprattutto quelle che amano la cultura e magari sono di una certa età. Questi clienti, a una prima lettura, sono interessati al tipo di spettacolo e alle condizioni di base del teatro, ovvero che sia confortevole e pulito, che abbia una buona acustica e una buona visibilità da ogni posto.

Ieri sera vado per uno spettacolo di beneficienza (purtroppo come temevo la crisi colpisce duramente anche le organizzazioni di volontariato che si prodigano per situazioni difficili) al teatro Celebrazioni di Bologna che mi è sempre particolarmente piaciuto.Lo spettacolo teatrale è alle 21, preceduto da un concerto alle 20.

Tralasciamo il ritardo con cui è cominciato lo spettacolo 20,20 (perchè si volevano aspettare i ritardatari, senza rispettare i puntuali), appena attacca la musica... un frastuono ASSORDANTE, tanto che assieme a metà del pubblico presente in sala mi alzo allucinato. Impossibile stare ad ascoltare.
INAUDITO che nè quelli che suonano nè i tecnici del teatro, nè nessun direttore di sala, nessuna maschera con un po' di iniziativa fa niente per capire che metà del tuo pubblico, quello che contribuisce a pagarti il tuo lavoro, non apprezza.

Al bar del teatro si impenna l'incasso (2,80 per un caffè e una brioche sono da inchiesta!), ma tutti si guardano allibiti commentando l'idiozia dell'organizzazione.Da filmare l'uscita di tanti (essendo tra i più veloci ne ho osservati molti) che si rivolgevano all'addetto ai biglietti dicendo della pazzia del suono. Le maschere hanno fatto il loro ruolo di maschera, ovvero maschera muta. Pare che qualcuno dopo 20 minuti si sia svegliato e abbia leggermente abbassato, ma il volume è rimasto altissimo tanto che seduti nell'atrio si ascoltava a livello normale.
Rientrato in sala al termine dell'orribile prestazione musicale (presentato come un gruppo di dilettanti che farebbe meglio a smettere del tutto, come fai a non vedere che appena inizi a suonare metà del tuo scarso pubblico esce e se ne va???), durante lo spettacolo teatrale osservo che tutte le signore si coprono con il cappotto a causa dell'aria fredda che invade il teatro. Il teatro ha problemi di questo tipo perchè in altre circostanze fa invece un caldo allucinante.

Morale: 2 aspetti che mi faranno optare per serate in altri teatri d'ora in poi.

Come ciliegina sulla torta usciamo dal teatro, alcuni propongono di andar a mangiar qualcosa (tutti arrivati prima delle 8, sono le 11 passate da un po'), alcuni lanciano di andare alla Trattoria Meloncello che giustamente a quell'ora ha già chiuso la cucina (ma forse durante le sere di teatro potrebbe fare un pensierino alla clientela che esce, ma evidentemente non ha bisogno di quell'incasso), alla fine a piedi ci incamminiamo verso "San Gennaro", attaccato allo stadio."Ci date ancora da mangiare?" "Certo!" Finalmente seduti e affamati, con altri gruppi che entrano, il cameriere approccia il nostro gruppo di 16 con "dunque possiamo fare ancora 8 pizze, perchè quelle sono rimaste..."Cioè di sabato sera, una pizzeria alle 23,30 ha terminato le pizze??? Anche loro tengono le scorte di magazzino al minimo e appena arriva qualche cliente in più non ha la merce? Ma dove stiamo andando a finire???
Poi non ci lamentiamo se i clienti non ci sono... Se vi manca anche l'ABC...Magari oggi qualcuno a teatro si starà interrogando sul continuo basso afflusso dei clienti, qualcuno in pizzeria tra un po' vedrà che quel cliente non torna, forse... se qualcuno questi dati li guarda.

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