23/03/12

Deresponsabilizzazione

L'altra sera ho partecipato alla presentazione delll'Osservatorio Findomestic sull'indagine annuale sui mercati dei beni durevoli e sui comportamenti dei consumatori. E' stata fatta anche un'analisi a livello europeo della classe media. Il messaggio più martellante dell'oratore (davvero bravo e preparato) è stato sulla preoccupazione delle famiglie per il mantenimento del tenore di vita dei propri figli.
E' un messaggio non nuovo, ma l'insistenza con cui è stato presentato mi fa riflettere sul ruolo delle famiglie oggi. Mai come in passato si è preoccupati per i figli del loro futuro, mai come in passato si pone l'accento su come faranno.
Le generazioni precedenti facevano lo stesso? A mio avviso no e parlando con altri ho compreso che c'è un disagio sociale relativo alla responsabilità. Molti sono deresponsabilizzati e questo purtroppo avviene anche nel lavoro, dove si tende a non assumersi più decisioni in quanto ci sono i processi.
Quando però, come in questi durissimi momenti economici, i processi saltano sono pochi quelli che si assumono le responsabilità.
Famiglia, imprese, enti, etc... tutti lo stesso piano, in pochi hanno il coraggio di sostenere le proprie responsabilità, tutto è a cascata, tutto è a catena. E se qualche anello della catena va in pezzi si fa anche prima a far saltare le catene.
E' un momento pericoloso, dove stanno per saltare pezzi di catene...
Ho un po' paura, non lo nascondo, ma mi serve per avere anche molto coraggio.
Forza e coraggio quindi per avere più responsabilità.

Ps: mi hanno segnalato un bel libro di Crepet sull'argomento "L'autorità perduta". Ora vado su Amazon e me lo scarico.

Nessun commento: