02/03/12

1 marzo, la passione perde


A me piacciono le persone che coltivano le proprie passioni, che amano il proprio lavoro, forse perchè non lo considerano come tale. Ho trascorso una giornata in cui ho conosciuto una persona che aveva lavorato per Blu (ve le ricordate le loro pubblicità, meravigliose), mi sono occupato di un paio di progetti in cui ho potuto discutere con persone appassionate dei loro prodotti, ho ricevuto un sms pieno di entusiasmo dal presidente di sezione degli arbitri in cui mi si annuncia che domani sera in sezione ci sarà il più grande arbitro di tutti i tempi, Pierluigi Collina, in serata sono entrato per caso in un negozio di occhiali e l'ottico, vedendo il mio interesse per i modelli tecnici, non la smetteva quasi più di mostrarmi e di darmi indicazioni. Tanti esempi belli di passione nel giorno della scomparsa di Lucio Dalla.
Purtroppo mentre in tv raccontano che per assistere a una partita della Virtus Lucio aveva mandato un sosia alle prove del festivalbar, scopro che questo 1 marzo si è portato via un altro uomo di passione, che non conoscevo direttamente, ma di cui tutta Bologna conosceva il genio, Enzo Lefebre, una vita dedicata al basket e al suo marketing. Nonostante fosse malato da tempo lavorava ancora a Treviso, per la Benetton.
E' stato anche lui un protagonista di "Basket city", degli scudetti della Fortitudo, di anni entusiasmanti per Bologna, anche un po' grazie a lui.
Dispiace sempre quando se ne vanno persone appassionate.

 

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