25/01/12

Chi sono i veri sfigati?

Ha fatto molto clamore l'uscita infelice del viceministro "Sfigato è chi si laurea dopo i 28 anni". Ha sbagliato i modi, ma ha ribadito il senso, il paese ha bisogno dello sforzo di tutti.
Forse meglio avrebbe fatto a richiamare i doveri della libertà come ha fatto Emma Bonino nel suo bel libro

In particolare da un vice ministro del Lavoro che come scrive nel suo blog vive all'interno dell'università, mi aspetto qualcosa in più sul tema scuola-lavoro, ovvero uno sforzo in più sul tema dell'orientamento.
Come sostiene la Bonino le scuole dovrebbero fare a gara nel contendersi i clienti dimostrando che sanno creare vere opportunità nel mondo del lavoro. L'università stessa non può sempre trincerarsi dietro il "non è compito mio, io produco solo strumenti".
Ricordo con grande affetto il preside della facoltà che scelsi all'incontro per i licei. Mi diede la passione per la materia, ma anche la consapevolezza che investendo in una facoltà che faceva della misurazione, della cultura dei numeri, il proprio cardine, forse avrei avuto qualche chance in più di trovare un'occupazione.

Meritocrazia a tutti i livelli è il mio pallino, anche nella scelta delle persone. Diamo possibilità vere, non stiamo sempre e solo, cari imprenditori, ad assumere o fare dirigenti qualcuno per far posto a qualcuno.
Quel tale che si accomoderà senza merito tra i posti più importanti della vostra azienda non vi farà fare un salto di qualità, puntate su quelli bravi, che se lo meritano e infondete la cultura del merito in tutti i vostri processi di valutazione.

Non rispondete "non posso darti l'aumento perchè dopo lo devo dare ad altri", non rispondete "non posso farti dirigente perchè devo sistemare quello..." è triste e vi rende imprenditori non illuminati.

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