11/10/11

Social trappole

Oggi potrei scrivere un bella pagina di un libro sulla comunicazione aziendale.
Dopo tanti sforzi riesco finalmente ad ottenere l'ok dalla Direnione per poter nominare amministratori della pagina ufficiale facebook dell'azienda alcun figure chiave in azienda, colleghi che possono alimentare di contenuti importanti la pagina.
Il mio progetto è chiaro: "Alimentare la pagina facebook con contenuti dall'interno, perchè meglio dell'interno nessuno può essere in grado di sapere come vogliamo comunicare".
Vado quindi dai primi colleghi che mi avevano dato l'ok a contribuire e mi ritrovo un bel "Ah ma io ci ho ripensato, perchè io credo a tutto quello che ci diciamo, che basta poco per attrarre, che sia giusto partecipare, in fondo quando io voglio coinvolgere in un attimo i miei amici mi basta andare su Facebook, però... non voglio essere additato come quello che cazzeggia su Facebook".
Mi sembra di essere tornato indietro di 10 anni, quando c'erano i primi che lavoravano su internet e gli altri pronti a gioire quando internet faceva flop pronti a dire "te l'avevo detto che internet era tutta una perdita di tempo".
Ora la stessa cosa avviene sui social network. C'è sempre una parte che rifiuta le novità e che è contenta quando qualcuno che ha sperimentato fallisce.
Non dico che i social network sono la panacea di tutti i mali, dico che bisogna avere il coraggi odi provare e di crederci, soprattutto per testare mezzi nuovi.
Naturalmente non mi abbatto e tornerò alla carica con quei colleghi, la vision necessita di passi importanti.

Ps: tra l'altro un fornitore ha apprezzato invece un nostro esperimento e dice di continuare, perchè i numeri sono dalla nostra parte!

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