10/05/11

Visioni contrastanti

Non dimentico la sensazione che ho provato ieri: grande entusiasmo per la mia giornata professionale, grande tristezza per la morte del corridore al Giro.
Entrambi siamo partiti pieni di gioia al mattino perchè potevamo fare le cose che ci danno entusiasmo, io sono tornato a casa, lui no, è stato davvero triste pensare che al mattino pensavo a quanto mi sarebbe piaciuto essere al loro posto, al Giro d'Italia.
A casa ho trovato brutto che qualche sito spiattellasse la sua immagine di persona ormai inerme sull'asfalto.
Stamattina ho trovato disdicevole che Stadio, il quotidiano sportivo, abbia criticato l'interruzione della diretta di Raisport, lamentando che qualche utente Rai ha pure chiamato il giornale per lamentarsi, perchè non potevano sfamare la loro voglia di sapere della morte, di entrare nei particolari.
Per me bene ha fatto Bulbarelli a dire "la cronaca oggi finisce qui", sono assolutamente d'accordo con lui. Davanti alla morte ci vuole rispetto, spegniamo le trasmissioni, basta con questa morbosità.
Tra l'altro mi chiedo quanto sia bella questa moda di correre subito sulla pagina di facebook per lasciare un commento.
Non so chi ha generato tutto questo squallore, forse come ho ascoltato ieri sera nella trasmissione Zapping durante l'intervista a Pansa sul suo nuovo libro Carta straccia, dipende molto da chi non fa più il mestiere come andrebbe fatto...
Pansa ha anche detto che aprire un blog non ha senso... che abbia ragione? Negli Usa certi blogger sono diventati più influenti di qualche giornalista, qui in Italia non è ancora successo... ma chissà...

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