18/07/13

La nuova geografia del lavoro


Ho letto questo libro con grande interesse. L'autore Enrico Moretti, docente di economia all'Università della California a Berkeley e autore di numerosi articoli in riviste di economia, riesce a rispondere a molte domande che oggi può farsi sia una persona normale a caccia di opportunità nella mappa mondiale del lavoro, sia a domande che potrebbero farsi i tanti governi desiderosi di far ripartire con slancio serio e duraturo le economie afflitte dalla crisi iniziata nel 2007.
Sono molto belli, a mio avviso, gli approfondimenti sulle conseguenze locali che hanno gli insediamenti di alcune aziende e anche l'evidenziazione delle differenze che si generano tra persone di differenti livelli di istruzione.
Gran parte del libro è incentrato sullo studio e l'osservazione della società americana, ma la globalizzazione rende ormai similari gli scenari, per cui, per esempio, il sindaco di Bologna potrebbe ragionare come il sindaco di Seattle.

In tanto immobilismo di idee, l'autore dimostra di possedere tante chiavi di lettura per orientarsi al meglio nelle scelte che devono essere fatte, sia che si sia un lavoratore, un genitore alle prese con le scelte da consigliare ai figli, un sindaco di una città, un governante.
Questo il motivo per cui questo libro è consigliato a tanti.

Tra le tante cose che ho sottolineato nel libro mi fanno riflettere "Gli Usa sono un paese che sa premiare la competenza ed è questo il motivo per cui vi approdano tanti stranieri di talento. Gli hub sono un'autentica calamita per molti scienziati e imprenditori. In europa e ancor di più in Italia, i lavoratori non possono contare su questi incentivi. Il processo decisionale è gerarchico e le promozioni dipendono in buona parte dall'anzianità di servizio."
... "L'innovazione si realizza quando le persone interagiscono in un ambiente urbano fecondo, dove inaspettati contatti tra idee danno luogo a oggetti e concetti nuovi e inattesi."

Tempo fa un amico aveva l'opportunità di mandare il figlio a studiare negli Usa, gli risposi che gli avrebbe regalato il futuro. Questo libro ha rafforzato il mio pensiero, non perchè gli USa siano la mecca del lavoro, anche loro sono pieni di problemi, ma perchè là il merito viene premiato come in nessun'altra parte del mondo e là ci sono tutti i migliori.

Oggi un sindaco o un governo, anzichè pietire qualche incentivo a breve, dovrebbe davvero pensare a come attrarre i migliori. Pensiamoci!

Ps: naturalmente puoi acquistare il libro qui, magari votando la mia recensione utile!
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